Esempio pratico di raddrizzamento e misura con punti 3D
Utile quando si conoscono le coordinate 3D di una serie di punti disposti
sull'oggetto,
da utilizzare come punti di appoggio. Come per tutte le modalità
, il primo passo è
la creazione di un progetto caricando l'immagine.
I punti, noti nelle loro coordinate x,y e z, possono essere caricati da
un file esterno, comunque formattato, importandoli direttamente nella
scheda dei modi di lavoro. In questa modalità i punti non debbono
giacere su un piano. Maggiore è la loro distribuzione in
profondità, più precisa è la stima dei parametri della prospettiva.
La collimazione dei punti avviene per mezzo dell'apposita finestra, in
grado di gestire anche operazioni di zoom e di pan.
Eseguita la collimazione di almeno sei punti è possibile lanciare
il calcolo per la soluzione dei parametri della prospettiva. Tale
calcolo, praticamente istantaneo, fornisce:
1. La posizione e le rotazioni della fotocamera al momento
della presa, nello stesso sistema di riferimento usato per i punti
di appoggio.
2. I parametri interni della fotocamera, focale e punto
principale (espressi in pixel).
3. I residui sui punti di appoggio (espressi in pxl).
A calcolo eseguito diventano possibili tutte le operazioni di misura e
di raddrizzamento comuni anche alle altre modalità .
Il raddrizzamento può essere eseguito sui tre piani cartesiani
del sistema di riferimento.
Alla creazione dell'immagine raddrizzata, si può scegliere la
scala, fornendo la dimensione del pixel della nuova immagine.